• Le mie recensioni
    anno 2023

PASSOSCURO

I miei anni tra i bambini del Padiglione 8

Bompiani Overlook, Milano, 2022

C’è un pezzo della storia della neuropsichiatria italiana in questo intenso scritto di Massimo Ammaniti. Incontriamo il grande Giovanni Bollea, Franco Basaglia con la sua riforma sugli ospedali psichiatrici, la nascita di Psichiatria Democratica e la vicenda di tanti che hanno lottato per far cambiare le cose dentro i manicomi. Si, è necessario chiamare le cose con il proprio nome, manicomi, anche i bambini erano pazienti messi là dentro, legati, incarcerati, trattati come bestie. La loro colpa, avere qualche ritardo, la sindrome di Down, essere affetti da mongolismo o semplicemente essere un po’ “lenti”, un po’ più lenti rispetto agli altri. Le famiglie non sapevano come sostenerli, non c’erano sussidi, non c’erano aiuti di nessun genere e poi lo stigma sociale: hai un figlio matto, hai un figlio deficiente.
Di questo si parla in queste pagine e dell’esperienza personale di Ammaniti che si è ritrovato proprio dentro il Padiglione 8 dell’ospedale psichiatrico di Santa Maria della Pietà di Roma a fare la sua prima esperienza da medico. Insostenibile per lui giovanissimo laureato, luogo di elezione poi quando, da specializzato, ha cercato (e ottenuto) di far cambiare le cose. Era l’epoca delle scuole differenziali, della vergogna se avevi un figlio disabile ma anche del grande movimento che ha generato la Legge 180. Ammaniti racconta tutto questo alla luce della sua esperienza personale. L’ostinazione a voler tornare nel Padiglione 8, voler curare l’incurabile, dedicare tutta la vita ai bambini e alle bambine. Scavando nel suo passato rivela il vero motivo della sua scelta così decisa a voler curare i piccoli, la morte della sua sorellina in tenera età e l’incapacità del padre, pediatra, di salvarla. Non tutti i bambini possono guarire. Questo un bambino non lo può capire, rimane la frustrazione grande e il vuoto lasciato dalla persona amata, rimane l’idea che da grandi le cose dovranno cambiare perché i bambini potranno davvero rivoluzionare il mondo.
Quel bambino che voleva cambiare il mondo è diventato poi uno dei più autorevoli neuropsichiatri infantili italiani, apprezzato a livello internazionale e autore di studi importanti soprattutto sull’intersoggettività nella prima infanzia e nel legame mamma bambino.
Da leggere, da conoscere.