Ginocchia sbucciate aiuta nel difficile compito educativo e proprio per questo è un testo utile ai genitori e agli educatori in genere Di ginocchia sbucciate se ne vedono proprio poche in giro, oramai. I bambini e i ragazzi se ne stanno chiusi nelle loro case a guardare programmi televisivi e a giocare con i videogiochi. Le occasioni per sbucciarsi le ginocchia sono sempre più rare, non ci sono più alberi e campetti in cui giocare, non ci sono le bande con cui scorrazzare a perdifiato. Ci sono molte avventure virtuali e poche reali. E' questo uno degli aspetti che caratterizzano la nostra stagione. Ed è questo uno dei motivi per cui gli educatori in genere temono per il futuro sereno dei ragazzi e dei bambini. Una carenza di natura, di aspetti educativi significativi, di adulti responsabili e sufficientemente adulti. Il libro "Ginocchia sbucciate" affronta tutti questi temi e molti altri attraverso una raccolta di interviste, tratte quasi tutte dalla rivista "Conflitti". A parlare attraverso le interviste personaggi del mondo educativo, letterario, medico, sociologico, psicologico. Dei maitre à penser che dicono la loro sulle tendenze educative attuali e sul significato dell'educazione oggi. Per citare alcuni nomi: Claudio Magris, Howard Gardner, Gustavo Pietropolli Charmet, Zygmunt Bauman, Giovanni Bollea, Franco Ferrarotti, Silvia Vegetti Finzi, Alberto Oliverio, Fulvio Scaparro e tanti altri. E' un libro che aiuta nel difficile compito educativo e proprio per questo è un testo utile ai genitori e agli educatori in genere. Come recita il retro di copertina: "Una società cresce se le basi educative sono sufficientemente chiare e sicure". Anche con queste interviste possiamo aiutarci a crescere.