Dall'introduzione di Daniele Novara
Quando è uscito il libro di Danielle Jasmin nel 1994 nella Collana Partenze per educare alla pace da me diretta lo abbiamo salutato con favore.
Riprendere in mano uno strumento come il Consiglio di Cooperazione (CC) ha significato rinnovare l’attenzione sulla pedagogia cooperativa. Célestine Freinet è stato uno di quei maestri che ha portato il senso del lavoro concreto in classe, ha fatto uscire la scuola dall’idea antica di apprendimento unidirezionale fatto di cattedre e punizioni, maestri sulla pedana e allievi che ascoltavano senza poter mettere nulla di proprio. La pedagogia attiva è stata la base per un rinnovamento didattico, ha contribuito a creare una consapevolezza sul tema della cooperazione e della collaborazione tra pari, per giungere a un apprendimento efficace e duraturo.
L’Istituto che dirigo, Centro Psicopedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti di Piacenza, ha utilizzato lo strumento del Consiglio di Cooperazione soprattutto nei progetti volti alla gestione del conflitto in contesto scolastico e più in particolare nella mediazione tra pari, interessante percorso portato avanti da Paola Cosolo Marangon, co-curatrice del presente manuale. Nel progetto Mediatori tra pari il CC aveva una parte importante, perché consentiva a ragazzi e ragazze di poter imparare a discutere, dialogare, prendere decisioni mettendo al centro la possibilità di sostare nel conflitto senza denigrare l’altro e senza “farsi del male”. Imparare a stare nelle situazioni conflittuali consente di apprendere l’arte del litigio, formula essenziale per una prevenzione contro la violenza.
Mauro Pucci, educatore professionale e docente presso l’Università dell’Insubria di Varese, utilizza da sempre il CC nel suo insegnamento universitario e lo ha sperimentato anche all’interno di ambiti sociali e nelle comunità terapeutiche, ne ha riscontrato l’efficacia e ha creato degli adattamenti per meglio utilizzarlo nelle varie situazioni.
Dopo anni di applicazione e aggiustamenti, è uscito un manuale molto dettagliato che consente a operatori sociali, insegnanti, coordinatori di comprendere quali siano i passi migliori per far funzionare il CC.
Il testo della Jasmin era pensato per la scuola, Pucci ha esteso il campo e con questo manuale, rivolto in primis ai potenziali educatori che frequentano le sue lezioni, poi a tutte le altre categorie, ha attualizzato lo strumento e lo ha reso fruibile e accessibile per un “pronto utilizzo”.
Come dire, chiavi in mano per imparare a gestire controversie e conflittualità all’interno dei gruppi e delle situazioni difficili.
Come sostengo da sempre, imparare a gestire i conflitti, imparare a litigare bene è una risorsa per sé e per gli altri. Buon lavoro, dunque, a quanti utilizzeranno il manuale, ne facciano un buon uso per consentire di diventare generatori di buone pratiche, generatori di pace.