Di libri sulla natura ce ne sono parecchi, l’originalità di questo volume sta nel suo approccio. A metà strada tra l’esperienziale e il pedagogico, risulta di facile lettura e molto piacevole proprio per il taglio narrativo. Si parte da un’evidenza: i bambini e le bambine sono sempre meno a contatto con gli elementi naturali e vivere secondo natura sembra ormai quasi impossibile. Le strade trafficate, l’aria irrespirabile, l’inquinamento acustico e luminoso, sono tutti elementi che non aiutano l’infanzia a mettersi in relazione con la naturalezza delle cose. Vivere secondo natura significa prima di tutto saper rispettare tempi e ritmi, significa imparare a divertirsi con le cose più semplici ma anche saper attendere per ottenere qualcosa. La Natura ha la possibilità di essere una maestra straordinaria, questo il messaggio che attraversa tutto il libro. Una maestra che non chiede nulla in cambio, che non deve essere prenotata, pagata, acquistata. C’è tutto ed è lì a portata di mano. Bambini e bambine possono accedervi senza problemi purchè ci sia qualche adulto che sappia condurli per mano e li aiuti a riconoscere ed apprezzare ciò che si trova attorno, sotto casa, a due passi. Fare esperienza di natura non è straordinario, l’autrice ce lo racconta a partire da sue esperienze personali. L’incontro con il bosco, con le nuvole, con il mare o la neve, un cielo stellato o il buio della notte. Esperienze che ognuno di noi ha fatto ma che forse non ne è stato sufficientemente consapevole mentre lo stava vivendo. Il libro è diviso in brevi capitoli, ciascuno con un elemento specifico. Si parte con un’introduzione che orienta il lettore a partire dall’emergenza educativa data dal “deficit di natura”, come lo ha chiamato lo psicologo americano Richard Louv. Da quella preoccupazione che denuncia bambini sempre più in sovrappeso, fermi davanti ad un videoschermo e spesso privati del contatto con i loro simili parte una domanda: come possiamo far fare esperienza di natura ai nostri piccoli pur vivendo in città, approfittando di piccole uscite fuori porta o delle vacanze al mare? Le indicazioni arrivano dopo piccole esplorazioni che, come dicevo prima, partono dalla vita vissuta da parte dell’autrice. Incontriamo gli animali, impariamo da loro e facciamo un viaggio all’interno dei nostri sensi. L’autrice ci suggerisce: “avete mai preso in mano un pulcino? Oppure un uovo?” Probabilmente l’abbiamo fatto centinaia di volte ma non abbiamo mai pensato a ciò che si attiva in noi. Quali accortezze per non soffocare un pulcino? Quale abilità per non schiacciare un uovo ma anche quanta perfezione al solo pensare che è una delle forme più perfette che esistano? Natura come stupore. L’autrice ci suggerisce di indossare gli occhiali adatti per osservare, ad esempio, le nuvole. Un mondo narrato lassù in cielo, dove la tavolozza azzurra si lascia scrivere e noi quaggiù possiamo essere pronti a decifrare. E poi le esperienze sensoriali più immediate, come il vento o l’acqua, il ghiaccio o il fango. Tutte avventure che, se proposte ad un bambino, lo aiutano a scoprire molto del mondo che lo circonda ma ancor più del proprio mondo interiore. L’originalità del lavoro sta nell’esplorazione non solo di spazi e luoghi ma anche di testi filosofici e letterari. Sono molti i richiami e riferimenti cari all’autrice, scrittori, filosofi, poeti che si sono misurati con la Natura e l’hanno fatta diventare viva all’interno delle loro opere. Ogni capitolo ha indicazioni utili per favorire l’acquisizione della natura da parte dei bambini, utile a insegnanti e famiglie, consigli pratici e semplici che però possono aiutare veramente a immergersi dentro un mondo che è lì a portata di mano, basta volerlo trovare. La proposta è rivolta a tutti, il testo infatti può essere letto come una piccola autobiografia naturale oppure come un testo di approfondimento letterario, pedagogico, filosofico, esperienziale.