Nell’articolo della settimana scorsa ho parlato di buoni propositi, mi aggancio subito con qualcosa di molto concreto. Utilizzo consapevole di device elettronici nella prima infanzia.
È da molti anni che continuiamo a dire che gli smartphone e i tablet on vanno dati in mano a bambini e bambine al di sotto dei 3 anni. Guardandosi in giro non possiamo fare a meno di notare, invece, che sono spesso utilizzati come baby sitter. Più volte ho scritto di episodi visti in treno, al ristorante, nelle sale di aspetto, addirittura al supermercato con bambini seduti sul carrello e concentrati a guardare su YouTube mentre i genitori fanno la spesa.
La pericolosità dell’esposizione a questi dispositivi è stata evidenziata in più occasioni; personalmente credo di aver portato avanti una battaglia serrata. Purtroppo dalle statistiche si evince che bambini di un anno stanno anche più di1 ora al girono con lo smartphone o il tablet in mano. I pediatri hanno denunciato la cosa mettendo in guardia i genitori.
L’utilizzo di smartphone e tablet al di sotto dei 24-36 mesi può causare ritardo del linguaggio. Cito per tutte una dichiarazione del Prof. Giuseppe Riva, Direttore del Laboratorio Sperimentale per le Ricerche Tecnologiche applicate in Neuropsicologia di IRCCS Auxologico e dello Human Technology Lab all'Università Cattolica del Sacro Cuore.
: “Il mondo del tablet rimanda al modello stimolo-risposta, a qualcosa di astratto, di ben diverso rispetto a qualcosa di concreto come pensare ad esempio a un bicchiere.
Con l’utilizzo precoce e massiccio di queste tecnologie, quindi, cambia il modo di organizzare la conoscenza del bambino in maniera così radicale che si modifica la strutturazione della massa bianca del cervello e si possono avere alterazioni in aree fondamentali per lo sviluppo del linguaggio, delle capacità di alfabetizzazione e delle funzioni esecutive.” 1
Sono stati riscontrati problemi legati alle difficoltà motorie, agli occhi, dislessie nel momento in cui vanno a scuola, segnalazione costante questa fatta dagli insegnanti di scuola primaria.
C’è una ricerca recente che ha scoperto che il 54% delle allattano il loro bambino con lo smartphone in mano. Questo ha una ricaduta devastante nel delicato rapporto mamma-bambino 2
In Friuli Venezia Giulia nel corso del 2022 si è svolta la prima formazione per pediatri sull’utilizzo del digitale, unico percorso in Italia rivolto direttamente ai pediatri di famiglia.
La proposta emersa è quella di inserire tra gli item delle visite pediatriche periodiche anche domande esplorative relative all’utilizzo dei dispositivi digitali da parte dei minori nelle varie fasi di sviluppo.
Si spera di creare maggiore consapevolezza nei genitori al fine di tutelare la salute dei più piccoli. Chi svolge un lavoro educativo, insegnanti, educatori, genitori stessi ha l’obbligo di difendere i più piccoli da strumenti che, se adottati nel modo corretto e all’età giusta sono una grande risorsa, ma se usati in maniera impropria possono causare seri danni.
Come abbiamo visto, però, è necessario partire da subito, dal comportamento genitoriale nei primi giorni e mesi di vita.1] www.auxologico.it/sovraesposizione-bambini-schermi-tablet-smartphone
2] Ricerca sulle dipendenze tecnologiche condotta da Associazione Nazionale Dipendenze Tecnologiche e Cyberbullismo in collaborazione con Società di Pediatria Condivisa SIPEC anno 2022