2023, un nuovo anno è alle porte. Ci siamo lasciati alle spalle il 2022 denso di tragedie, lo scoppio di una guerra assurda che ancora imperversa sull’Europa, la rotta balcanica piena della disperazione di tanti e tante che cercano di sfuggire ad altre guerre meno note ed eclatanti ma violente come tutte le guerre, per non parlare dei barconi nel Mediterraneo. Diritti dimenticati, diritti negati.

Non so quanto abbiamo imparato o stiamo imparando dalle catastrofi ambientali e climatiche, dall’utilizzo di armi in guerriglie urbane e all’interno delle famiglie.

La violenza sembra una modalità fin troppo diffusa e le vittime innocenti e sempre esposte passivamente sono i bambin e le bambine.

I dati demografici ci dicono che in Italia nascono pochissimi bambini, le giovani coppie fanno fatica a credere in un futuro migliore eppure…

Eppure molti accettano la sfida e cercano di guardare al domani con gli occhi di chi può costruire qualcosa di diverso.

Ho negli occhi il sorriso pieno di bimbi e bimbe nate nel 2022, Agata, Lorenzo, Cristian, Gaia, Edoardo, Leonardo, Caterina, Marco.

Scintille di luce, speranza nel domani.

Il 2023 sarà ricco di altre piccole voci che si aggiungeranno, siamo in attesa di Massimo, Gioia e altri bimbi e bimbe che costituiranno un nuovo presente. La nascita di questi bambini e bambine significa investimento sull’oggi per una crescita di domani. Come ognuno di noi, guardo al mio ambiente, alle creature vicine, tutti noi possiamo abbracciare le nuove vite nate nel nostro quartiere, rione, paese, città.

A loro dedichiamo non solo gli auguri per il loro futuro, dovremmo dedicare l’azione di oggi per migliorare la vita di tutti.

Buoni propositi riempiono i pensieri di ogni capodanno, possiamo credici per davvero e farli diventare azioni concrete per la realizzazione di qualcosa di buon e giusto.