Tutti sanno tutto e tutti riescono a dire la loro. Sembra incredibile come anche in questo frangente, come è successo per la pandemia, la genti si scateni a dare la propria opinione come se fosse fondamentale far sentire la propria voce. Mi chiedo come si possa schierarsi da una parte o dall’altra, come dare colpe o ragioni mettendo su di un piano quasi ridicolo il futuro del pianeta. Perchè è di questo che stiamo parlando, del futuro del pianeta. Provo ad ascoltare i resoconti di vare testate giornalistiche, sembra che i responsabili dei governi giochino a Risiko, un pezzo a te uno a me, voglio questo conquisto quest’altro. Poi arriva la parola nucleare e tutto si congela pensando che qualcuno possa davvero fare click e spazzare via ogni cosa. Perchè è di questo che stiamo parlando, il nucleare non è un gioco come ha ben espresso Daniele Novara nel suo bellissimo articolo del 1 marzo scorso. Cito: “ nostra Europa sta agendo in maniera totalmente emotiva senza consapevolezza delle sue responsabilità. La tensione va attenuata per portare i belligeranti a un punto di possibile discussione e possibile accordo. Viceversa, la decisione di mandare armi letali ai combattenti ucraini appare pericolosissima e fuori dalla storia della Comunità Europea. Rischia di farci entrare in una guerra di cui non conosciamo i confini. L’unica certezza è il bisogno spasmodico dell’Ucraina di trascinare tutti nella sua guerra così come quello della Russia è di mettersi contro tutti. Due tendenze che alla fine vanno a combaciare e che rischiano di sterminare l’Europa così come la conosciamo.
Le armi non fanno altro che alimentare la guerra.
Bisogna invece far allentare la tensione e portare a un punto di confronto e di dialogo.”E’ di questo che abbiamo bisogno, di portare al confronto, di far dialogare per portare a livello cognitivo il problema. Solidarietà va bene, empatia con chi soffre va bene, ma più di tutto serve la netta dichiarazione e presa diposizione di rifiuto di ogni arma.