Articolo del 18 giugno 2023

VIVERE NON È UN GIOCO DA RAGAZZI

Il titolo può sembrare esagerato ma a volte viene il sospetto che i nostri ragazzi siano davvero impreparati alla vita. Tutto quanto successo negli ultimi anni, la guerra in Europa che ancora insanguina due Paesi, l’ambiente devastato e la poca responsabilità adulta, tutto questo e probabilmente (anzi sicuramente) molto altro fa sì che vivere sia difficile, soprattutto per chi ha tanti anni davanti e quasi nessuna certezza. Per l’amore del cielo, nessuno ha certezza del domani, ma la possibilità di sognare, di sperare, di costruire, quella sì, le generazioni precedenti l’hanno avuta.
Questa generazione di adolescenti, quelli che stanno terminando la scuola superiore e si accingono a fare scelte importanti per il loro futuro, loro sono davvero molto in difficoltà.
Propongo una serie televisiva, vi sembrerà strano, solitamente vado a stanare programmi o fiction che non vanno fatti vedere, questa volta invece indico una serie da guardare assieme ai figli. Dalla terza superiore in su, non più piccoli.
Perché? Perché tratta dei temi tosti, i protagonisti sono liceali, stanchi della vita, delusi dalla quotidianità, infilati in storie più grandi di loro. È una fiction, certamente, ma tocca problematiche che fanno parte del quotidiano. Crisi genitoriali, incongruenze degli adulti, droga, noia…
È una favola che poi, detta tra noi adulti, finisce bene, ma attraversa una serie di questioni che è importante poter condividere con i ragazzi e le ragazze.
Solitamente i genitori lamentano la loro incapacità a parlare con i figli, a sostenere alcuni argomenti. Può essere questa l’occasione per commentare quanto si vede, per chiedere come la pensano loro, si possono osservare le loro reazioni e anche chiedere senza paura se certe dinamiche sono note oppure no.
Il focus generale è sull’uso di stupefacenti e sulla naturalezza con cui vengono assunti così, per darsi coraggio, per far passare la sera, per imitazione.
C’è un eroe positivo, il protagonista, che nonostante attraversi tutto il gran casino riesce a far prevalere il senso di giustizia e i valori “sani” di una famiglia che, nonostante problemi grossi, riesce a mantenere la rotta. In alcuni momenti ci sono soluzioni edulcorate, viene da dire “magari che fosse così semplice”, ma tutto sommato ci sta, non si può far vedere sempre e soltanto cronaca nera della peggiore trasformata in fiction.
Gli adulti che sostengono la difficile parte di genitori e poliziotti sono nomi qualificati del mondo artistico nazionale, Stefano Fresi, Claudio Bisio, Nicole Grimaudo, Lucia Mascino. Volti noti a chi frequenta la televisione. Bravissimi i ragazzi e le ragazze
In tutto, gli episodi della serie sono sei, ciascuno della durata di 50 minuti circa. Raiuno li ha mandati in onda due per volta, per tre prime serate ed altrettante settimane il 15, 22 e 29 maggio. Sono però visibili anche su Rai Play. Tratti dal libro di Fabio Bonifacci “Il giro della verità” (Solferino) cha ha curato anche la sceneggiatura. Regia di Rolando Ravello.
Se lo guardate, mandatemi un commento, mi interessa capire se lo trovate interessante e utile.