Saètàl, una cascata che si fa desiderare.

Autunno estivo

L’autunno, credo di averlo scritto in più occasioni, è una stagione meravigliosa in montagna. I colori che accendono le foglie degli alberi ne sono testimonianza. Abbiamo il giallo quasi violento dei larici, il rosso di alcuni aceri e l’arancio misto al marrone dei faggi. Una tavola cromatica che ti fa stare con il fiato sospeso.
L’autunno quest’anno è stato particolarmente caldo, fa un po’ impressione trovare ancora ciclamini fioriti, nei prati alcuni colchici stendono il capo rosa oltre gli steli d’erba. Dopo la concimazione abbondante di ottobre i prati ricoperti di sterco di vacca hanno lasciato effluvi dolce acidi per una settimana buona, gli altri anni solitamente l’erba tendeva al secco. In attesa della coltre di neve il prato si preparava al grande sonno. Quest’anno non è stato così, dopo la concimazione è spuntata nuova erba verde smeraldo; il sole caldo ha fatto partire nuove deboli fioriture, ho trovato pratoline, campanelle, centaurea e ranuncoli, addirittura qualche botton d’oro. Tutti fuori tempo, non c’è dubbio.

Paola Cosolo Marangon

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