I miei lettori sanno che ho un debole per uno psichiatra che è ben più di questo: Eugenio Borgna. Come ho detto in più occasioni, lo considero un maestro, una persona speciale che ha avuto la delicatezza nel corso della sua carriera, di trattare tutti con umanità riconoscendo la dignità del malato e vedendo in lui o lei prima di tutto la persona. A mio vedere questa è la sua grandezza, senza ovviamente nulla togliere alle sue competenze mediche.
Il suo ultimo libro si chiama AMICIZIA 1. È un testo di lettura molto piacevole e lo consiglio a tutti perché ci fa entrare dentro la profondità di questa relazione tra persone. Borgna parla dell’amicizia come di qualcosa di irrinunciabile, qualcosa che non può mancare nei rapporti umani. Sottolinea varie forme di amicizia, in ognuna si comprende il profondo significato che la attraversa. Per aiutare il lettore a capire meglio la portata di tutto ciò, l’autore utilizza molte poesie e brani di autori famosi. Troviamo Rilke con le sue lettere meravigliose o brani delle sue poesie, ma anche Etty Hillesum con stralci dal suo diario. La giovane Etty ci riscalda il cuore con parole dolci e incisive, la capacità di esser serena e fiduciosa nonostante la sua deportazione.
La parte che più colpisce però è data dai brani di lettera o di poesia scritte da pazienti psichiatriche. Una per tutte Antonia Pozzi, morta suicida a soli 26 anni. L’amico è colui che ti sostiene, che legge dentro di te, che non chiede se non vuoi parlare, che sa stare in silenzio accogliendo il tuo dolore. Borgna lascia molto spazio, verso la fine del suo libro, alle lettere tra Karol Woytila e la sua cara amica Wanda Pòltawska, psichiatra e fedelissima amica di penna del pontefice. Si capisce la fondamentale importanza di avere qualcuno su cui contare, qualcuno a cui affidare le proprie angosce senza paura di essere giudicato. Qualcuno che, nonostante la distanza sa essere presente perché la distanza non conta quando c’è affinità elettiva, ce lo ricordava anche il grande Goethe.
Fa bene leggere questo libro perché ci si ritrova e in quanto genitori o educatori ci aiuta a comprendere alcuni tratti essenziali dello sviluppo umano.
Pensiamo all’adolescenza, a quanto l’amico, l’amica diventa più importante della famiglia stessa. Pensiamo al dolore nel momento in cui un adolescente vede infrangersi ul patto di amicizia per tradimento. Diventa più cocente della delusione di amore.
Fin dall’infanzia l’incontro con l’altro che ti capisce, ti comprende, usa il tuo stesso linguaggio, vive le tue stesse emozioni, è fondamentale. Quando osserviamo i bambini e le bambine in difficoltà, la prima domanda che poniamo a insegnanti o genitori è: come sono i rapporti con i pari? Ci sono amichetti, amichette? Perché l’amicizia struttura, consente di sperimentarsi, consente di fare prove tecniche di relazione.
Consiglio la lettura di questo libro sia a genitori che si confrontano con la crescita dei propri figli che a tutte le altre persone desiderose di prendersi un attimo per guardare dentro di sé e dentro la propria vita relazionale e affettiva.1] Eugenio Borgna, Amicizia, Raffaello Cortina editore, Milano, 2022