I casi di utilizzo inadeguato delle immagini sono diventati preoccupanti, ragazzini e bambini non riescono a comprendere fino in fondo quale sia il giusto fine e usano i loro dispositivi come piccole telecamere costantemente in funzione per scattare selfie e far girare piccoli video. C'è l'ossessione di fotografare ogni cosa e questa mania riguarda anche i più grandi, i genitori e gli adulti in genere.
Visto l'uso improprio dei Social sempre più adulti fanno sapere al mondo ogni singola azione compiuta, ogni luogo frequentato, ogni cibo mangiato o animale accarezzato.
Io continuo a sostenere che non ci si può stupire delle modalità con cui adolescenti e bambini usano i loro smartphone: mamma e papà sono i primi a far veder al mondo intero ogni istante della propria vita.
Manca una reale consapevolezza sul corretto uso di questi aggeggi, manca una capacità di selezione di cosa può o non può andare sul web, manca un pudore costantemente tenuto e costruito dentro il mondo degli affetti. Se questi aspetti risultano carenti non ci si può arrabbiare quando un ragazzino o un bambino usa le immagini proprie e altrui senza considerare quando è opportuno farlo.
Vanno per imitazione, vedono gli adulti scattare foto in continuazione, in maniera spesso compulsiva e per loro è naturale farlo senza filtri e senza regole.
Quasi quasi viene la nostalgia della vecchia Polaroid dove attendevi un bel po’ prima di scattare una foto, perché la pellicola costava e quel rullino doveva durare un tot e immortalare le cose più importanti.
Potrebbe essere interessante, e qui mi aggancio alla scuola che potrebbe prendersi carico di un laboratorio del genere, fare un percorso consapevole di scatto fotografico, seppur fatto con iPhone o smartphone.
Imparare a immortalare quello che è importante e imparare a farlo soprattutto per sé più che per gli altri.
Certo, è un percorso e per nulla facile ma credo che i ragazzi possano starci, possano trovare interessante elaborare un pensiero che porta maggiormente alla concentrazione su ciò che piace a me più che adeguarsi a far vedere la cosa per piacere agli altri.
Nuova idea per educazione all’immagine? Certo, ci vuole lo smartphone a scuola, ma perché no? Se usato con criterio io credo che sia interessante proporlo.